VALERIANA
È una pianta sempreverde che appartiene alla famiglia delle valerianacee e ha come origine l’Europa. In Italia è una pianta comune e si trova fino a 1400 metri di altezza mentre è assente nelle isole. Gradisce i luoghi umidi, i prati ombrosi, i margini dei boschi e la vicinanza dei corsi d’acqua. Può raggiungere una altezza di 150 cm con fusti eretti e trasuda un acuto aroma di rafano per ciò che riguarda le foglie mentre le radici hanno uno sgradevole odore. I fiori sono bianchi o rosati e compaiono da metà primavera fino a tarda estate e emanano un particolare odore. La valeriana è chiamata anche erba gatta e viene utilizzata per le turbe del sistema nervoso grazie alle sue proprietà sedative e calmanti. Cura la depressione, insonnia, crisi d’angoscia e tachicardia.
Era già usata nella cura delle crisi nervose dagli Egizi e da Ippocrate. Era conosciuta dagli erboristi arabi e persiani oltre che dai cinesi per le sue proprietà antisettiche. Nella prima guerra mondiale e nelle seconda veniva utilizzata per la cura contro lo shock dei bombardamenti. Per le sue proprietà calmanti, sedative e antispasmodiche viene utilizzata come farmaco naturale per la cura del sistema nervoso. È utilizzata anche per la cura della menopausa, negli attacchi di isterismo e in attacchi nevrastenici, quali insonnia, emicranie, esaurimento nervoso, palpitazioni, ipereccitabilità, crampi, coliche addominali di natura nervosa e come coadiuvante nella cura dell’epilessia. Per uso esterno serve per alleviare gli effetti delle distorsioni, contusioni, dolori muscolari e nevralgie di varia origine.
I principi attivi sono degli oli essenziali contenenti monoterpeni ed estri del borneolo, acido valerianico, aldeide valerianica, pinene, acidi; alcaloidi; mucillagine; gomma; resina e zuccheri.
Per le coliche e crampi addominali di origine nervosa, emicranie, fobie, insonnia, ipereccitabilità, ipertensione, palpitazioni cardiache, spasmi e tremore di origine nervosa, stati d’ansia e d’agitazione assumere una tazza di infuso di radice tre volte al giorno o da 1 a 4 gr di polvere di radice in una ostia o in un cucchiaino di miele o marmellata. In caso di tensione nervosa prendere 5-10 goccie di succo al giorno diluito in acqua tiepida. Per conciliare il sonno prendere 10 gocce di tintura su una zolletta di zucchero prima di coricarsi. Nel caso di esaurimento nervoso assumere, con costanza, due volte al giorno un infuso preparato con 50 gr di radice di valeriana, 50 gr di foglie di arancio, 30 gr di fiori di tiglio e 40 gr di camomilla. Per le contusioni, distorsioni, dolori muscolari, ferite, nevralgie e piaghe applicare nelle zone doloranti degli impacchi e compresse preparati con il decotto di radice lasciandolo agire per 8-10 ore. Per i disturbi della menopausa e per alleviare i dolori mestruali bere tre volte al giorno una tazza d’infuso di radice e volendo con un cucchiaino di miele nel caso di dolcificazione. In alternativa prendere 10 gocce di tintura su una zolletta tre volte al giorno.
Per le preparazioni della polvere pestare in un mortaio la quantità desiderata di rizoma e radici essiccate fino a ottenere una polvere fine. Assumerle secondo quanto indicato sopra. Per l’infuso mettere a macerare per 8 ore in 150 gr di acqua fretta 8-9 gr di radice; filtrare e consumare in giornata. In alternativa si può usare 1-2 gr di polvere di radice in una tazza di acqua bollente. Il decotto lo si fa facendo bollire per 10-15 minuti in un litro di acqua 80-85 gr di radice essiccata lasciando pii riposare per 30 minuti, quindi filtrare e metterla su compresse di o direttamente fare impacchi sulle zone doloranti. Per la tintura fare macerare per 10 giorni in 120 ml di alcol a 70°, 25 gr di radice essiccata. Assumere 10 gocce per tre volte al giorno.
Si può usare anche per la cura dell’acne ed esantemi con il decotto di radice leggermente tiepido più volte al giorno.