La tua leadership - psicologia e organizzazione aziendale

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Essere leader


A cura di Massimo Pivano

Un leader deve saper dirigere al meglio la propria squadra e tirare fuori il meglio da ciascun componente. Il successo di una squadra dipende dalla dirigenza che si è in grado di effettuare e in special modo nel gestire i conflitti interni, sviluppare le relazioni umane, e favorire l'esecuzioni dei compiti.
Le qualità di un leader devono essere quelle di instaurare ottime relazioni umane e quindi di essere riconosciuto come punto di riferimento e di aver la capacità di essere direttivo quindi di fare in modo che ognuno dia il meglio di se stesso.
Ovviamente ciò non è facile, infatti alcuni leader sono autoritari e troppo concentrati sulla efficienza oppure prestano attenzione all'esecuzione del compito e poca alla soddisfazione delle persone che eseguono.
Altri sono troppo amicali, concentrati sull'efficacia e molto attenti a non urtare i propri collaboratori, capaci di creare un buon clima ma dove l'esecuzione dei compiti diventa un puro abbelimento.
Questi sono i due estremi e la leadership risulta essere zoppa. Il leader deve essere autorevole e inattaccabile, deve possedere capacità di equilibrio ottimale tra efficienza ed efficacia.
Questo è un equilibrio mobile che si impara con l'esperienza e che ci porta ad essere autorevoli e rigidi nel rispetto delle regole e altre volte a essere più morbidi e flessibili per recuperare situazioni delicate sul piano umano.
Possiamo rifarci ad alcuni modelli e prendere in considerazione due aspetti fondamentali di leadership e cioè la cpacità di gestire relazioni umane ( orientamento alla relazione) e la cpacità di far eseguire i compiti. Questi due aspetti sono valutati su una scala che va da 1 a 10 e puoi vedere la tua posizione in relazione all'ìincontro tra i due valori.
Un esempio di matrice è quella in cui abbiamo una divisione in  quattro quadranti e ognuno ha una tipologia di leader.


Il country leader è il leader che ha ottime relazioni con i membri della squadra, senza curare troppo l'esecuzione esatta del compito. Risultato sono tutti felici ma non combinano nulla
Il leader autoritario è quello che vuole l'esatta esecuzione del compito diversamente sono tuoni e fulmini. Non esistono rapporti umani e la motivazione è ai minimi storici. Il risultato è un fuggi fuggi generale e nessuno vuole lavorare per te
Il leader assente è caratterizzato da una incapacità di avere buone relazioni assieme all'incapacità di fare svolgere i compiti. Il risultato è chiudere la azienda e cambiare mestiere.
Il leader ideale ha delle perfette capacità relazionali, è in grado di far eseguire i compiti, ha una grande efficienza e il risultato è una azienda perfettamente funzionante, complimenti.
Il leader ideale possiede la prerogativa indispensabile a chiunque per gestire in modo efficiente il gruppo che ha costituito, è in grado di dialogare con tutti e di risolvere i problemi che si pongono nel raggiungimento dell'obbiettivo. Inoltre ha la capacità di gestire i conflitti che si creano nel cosrso di svolgimento del lavoro.
Il conflitto è inevitabile in una squadra, in ogni lavoro e situazione. Qualsiasi esso sia deve essere gestito, pena il non raggiungimento dell'obbiettivo e se si è in grado di gestirlo la squadra matura e si unisce ancor di più. Nel caso di cattiva o assente gestione viene rovinata la possibilità di creazione egestione della squadra con una perdita degli obbiettivi per cui era stata creata.
Il conflitto è il disaccordo tra due o più persone che col tempo finisce di disfare la squadra facendo affiorare le individualità e la rivalità fra i membri distruggendo la motivazione sul piano personale e quindi il mancato raggiungimento degli obbiettivi dovuti a sabotaggi interni.
Il leader non deve tenere a bada i conflitti, li deve risolvere anche a costo di allontare alcuni membri metterne degli altri. Inoltre deve evitare di avere simpatie per l'uno o per l'atro facendo favoritismi.
Ma come si può fare a gestire i conflitti all'interno della squadra?
Ad esempio :
- Separere il problema dalle persone , quindi essere molto determinato nella soluzione del problema ma molto morbido e possibilista con le persone. Ragiona su fatti e dati evitando pregiudizi
- Sviluppa le logiche negoziali , quindi favosci i confronti sui termini del problema e dei diversi punti di vista, accertati dalla comprensione dei reciproci punti di vista e ammetti che possono essere differenti. Sommali e ottini una media fra di loro cosicchè tutti saranno soddisfatti. Inoltre ascolta sempre i vari pareri potrebbero essere utili.
- Senti i sintomi del disagio questi sono molto importanti per evitafre la perdita di elementi utili al gruppo.
Le condizioni per realizzare ciò possono essere:
- Rispetto reciproco e questo deve esserci anche in presenza di conflitti
- Riconoscere la legittimità del conflitto e dove tutti devono imparare a farci i conti
- Proponi accordi di tipo psicologico che permetta di lavorare sulla divergenza a vantagio di tutti

 
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