Il tampone vaginale è un esame diagnostico eseguito tramite un tampone ovattato, il cui scopo è quello di verificare l'eventuale presenza di microrganismi patogeni responsabili di processi infettivi vaginali e cervico-uterini; in quest'ultimo caso si dovrebbe parlare più correttamente di tampone cervicale; molto spesso però con l'espressione generica tampone vaginale si indica sia il tampone vaginale vero e proprio sia il tampone cervicale. La prescrizione di uno o dell'altro (o di entrambi) viene fatta dal ginecologo in base sia ai disturbi che la donna segnala che alle osservazioni fatte durante la visita ginecologica.
I tamponi sono eseguiti previa prenotazione.
I risultati vengono consegnati in 4 giorni.
L'esame del tampone vaginale
L'esame del tampone vaginale consta di più fasi: in prima battuta si deve verificare il pH vaginale; solitamente, in condizioni normali il pH vaginale è di circa 4.
La fase successiva è quella che viene definita la colorazione di Gram, una procedura che permette di verificare:
se vi è la presenza della giusta quantità di cellule e di lattobacilli
l'eventuale presenza di leucociti
l'eventuale alterazione della flora batterica
l'eventuale presenza di funghi
l'eventuale presenza di Trichomonas vaginalis.
L'esame colturale deve verificare l'eventuale presenza di agenti infettivi quali:
Streptococco agalactiae
Stafilococco
Gardnerella vaginalis
Candida
Chlamydia
Ureaplasma urealitycum
Micoplasma hominis.
Per la ricerca dell'eventuale presenza di Neisseria gonorrhoee, Chlamydia Trachomatis, micoplasmi, Papilloma Virus è più indicata l'esecuzione di un tampone cervicale.
Come prepararsi all'esame
Nel caso la paziente stia effettuando una terapia antibiotica, si potrà procedere con l'esecuzione del tampone vaginale non prima che sia trascorsa almeno una settimana dalla fine di detto trattamento allo scopo di non falsare i risultati. I trattamenti non antibiotici (sia locali che generali) devono essere sospesi almeno tre o quattro giorni prima dell'esame.
Il tampone vaginale non dovrà essere eseguito durante il periodo mestruale al fine di non incorrere in falsi negativi; l'esame quindi dovrà essere effettuato o alcuni giorni prima dell'inizio delle mestruazioni oppure alcuni giorni dopo la loro fine.
La sera precedente l'esame si dovranno evitare sia l'introduzione in vagina di prodotti utilizzati per l'igiene intima sia il bagno in vasca; sono consentiti lavaggi esterni.
Nelle 24 ore che precedono l'esecuzione del tampone vaginale ci si dovrà astenere da rapporti sessuali.
Tampone vaginale e gravidanza
È buona norma, trascorse circa 36 settimane di gravidanza eseguire sia un tampone vaginale sia un tampone rettale allo scopo di ricercare l'eventuale presenza dello Streptococco agalactiae o SGB e impostare una terapia antibiotica.
L'infezione da Streptococco beta-emolitico di gruppo B è una delle infezioni che si riscontrano più comunemente nei neonati; il contagio avviene durante il parto quando si ha il passaggio del bambino attraverso la vagina oppure all'interno dell'utero. Il parto cesareo non elimina il rischio di infezione da SGB.
TAMPONE URETRALE
Il tampone uretrale è una metodica comunemente utilizzata nei laboratorio di microbiologia e di comune richiesta per la diagnosi delle infezioni delle vie urinarie inferiori.
Il soggetto deve presentarsi in laboratorio a vescica piena, senza aver urinato per almeno 2 ore.
Inoltre non deve essere in atto una terapia antibiotica; il non rispetto di questi accorgimenti, può comportare la refertazione di un risultato falso negativo.
I tamponi sono eseguiti previa prenotazione.
I risultati vengono consegnati in 4 giorni.
L'esame del tampone uretrale
Il tampone uretrale al pari del tampone vaginale viene eseguito con un sottile bastoncino colorato molto simile ad un cotton fioc che viene inserito attraverso il meato uretrale (il condotto attraverso il quale passa l’urina) a differenti distanze a seconda del genere di appartenenza del paziente. Il tampone viene rigirato con delicatezza all’interno per qualche secondo per raccogliere la quantità necessaria all’analisi di essudato e di cellule. Una volta che il tampone sarà intriso di tali “umori” verrà consegnato al biologo per identificare gli agenti alla base dei problemi del paziente e eseguire un antibiogramma in modo tale da testare la sensibilità dei microrganismi rilevati ai farmaci predisposti alla loro eliminazione. Poter utilizzare l’antibiotico adatto rende possibile evitare lo sviluppo della resistenza del batterio nei confronti dello stesso e la sua eliminazione dell’organismo. Tra i più comuni alla base delle infezioni vi è il neisseria gonorrhoeae, causa della uretrite gonococcica. I sintomi che rendono necessario il tampone uretrale sono:
la minzione dolorosa o difficoltosa,
urine torbide di colore giallo-verdastro,
urine maleodoranti con tracce di sangue o pus
secrezioni dal pene o perdite vaginali
Come prepararsi all'esame
Eseguire un tampone uretrale efficacemente presuppone il seguire alcune direttive specifiche del medico al fine di non inficiarne il risultato. Per prima cosa è necessario astenersi da rapporti sessuali nelle 24 ore che precedono l’esame, avendo cura di sospendere qualsiasi cura antibiotica e antimicotica nella settimana prima del test. Per ciò che riguarda le donne bisogna evitare anche le irrigazioni locali che di solito si usano per la secchezza vaginale, bagni in vasca e terapie locali vaginali come ovuli e candeletti.
La mattina dell’esame bisogna curare l’igiene intima esterna con della semplice acqua e sapone e bisogna, sia per gli uomini che per le donne, astenersi dall’urinare nelle due ore precedenti al tampone uretrale. Tutto questo è necessario per non ottenere dei falsi negativi che potrebbero coprire la presenza dell’infezione.
Tampone uretrale femminile
Il tampone uretrale femminile è essenzialmente un test indolore, poco fastidioso e veloce da eseguire per via della scarsa profondità necessaria da raggiungere. Il bastoncino cotonato deve essere fatto risalire per circa un centimetro all’interno del condotto urinario femminile e viene solitamente richiesto per verificare la presenza di cistiti o infiammazioni della vescica. Questo tampone nella donna è tra quelli di profilassi che si eseguono in gravidanza.
Tampone uretrale maschile
Sulla dolorosità dell’esame nell’uomo sono diverse le scuole di pensiero, basate essenzialmente sull’esperienza personale dei pazienti che si sono già sottoposti a questo esame. C’è chi lo trova poco fastidioso e chi racconta di aver provato un forte dolore. Generalmente tutto viene ricondotto alla mano dello specialista: se lo stesso affronta questo test diagnostico con precisione di solito il fastidio può essere minimo. Nel caso del tampone uretrale maschile il bastoncino cotonato dovrà spingersi anche fino a due centimetri di distanza lungo il meato maschile al fine di raccogliere le cellule necessarie all’analisi: spesso la sensazione di dolore è dovuta proprio a questa necessità di andare più a fondo.
PAP TEST O TEST DI PAPANICOLAOU
Il pap test è un esame citologico che indaga le alterazioni delle cellule del collo e della cervice dell'utero. Per analizzare tale regione vi è la necessita di prelevare una piccola quantità di cellule sfaldate che verranno esaminate in laboratorio.
L'esecuzione del pap test dura una decina di minuti, solitamente è indolore, e solo in alcune donne può provocare lievi fastidi.
Il pap test viene eseguito previa prenotazione e la paziente deve essere tra il 10° e 23° giorno del ciclo mestruale.
I risultati vengono consegnati in 20 giorni.
Esame citologico
Per l'esecuzione del Pap test viene prelevata una piccola quantità di cellule del collo dell'utero con la spatola di Ayre.
La spatola ha una forma complementare all'anatomia della cervice e una volta inserita è in grado di prelevare cellule dall'esocervice grazie a una rotazione di 360°; le cellule vengono quindi strisciate su un vetrino per l'esame di laboratorio.
Come prepararsi all'esame
Nei tre giorni precedenti l'esame:
- evitare l'uso di terapie per via vaginale (lavande, ovuli, creme vaginali)
- astenersi dai rapporti
- effettuare una normale igiene intima con detergente a ph fisiologico
- non effettuare bagni in vasca
- non recarsi in piscina.