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timo

Curarsi con le Erbe
TIMO

Il timo è una delle erbe aromatiche più conosciute e utilizzate sia a scopo alimentare che curativo. Appartiene alla famiglia delle Labiate e ha origine nell’Europa centro meridionale. Ne esistono numerose sottospecie e sono assai numerose e utilizzate in tutti i campi. Il nome deriva da tymos greco e che significa soffio, anima, soffio vitale. Viene utilizzata in una vasta gamma di disturbi quale azione antisettica, balsamica ed espettorante, disinfettante dell’intero apparato respiratorio, facilita l’espulsione del catarro dai bronchi e dai polmoni, combatte le malattie da raffreddamento ed è utile per calmare gli attacchi di tosse, pertosse e asma. Possiede preziose proprietà toniche, digestive e depurative oltre che nella stomachiche.  Serve per le cure della digestione gastrointestinale, nella fermentazione gastrica, normalizza i processi digestivi, stimola l’appetito, distrugge i vermi intestinali e favorisce il funzionamento del fegato. Per uso esterno è un buon cicatrizzante. Essendo un leggero analgesico cura anche il mal di testa, i dolori muscolari e smbra stimolare la produzione di globuli bianchi.
I principi attivi sono oli essenziali fino al 2,5%, formati da timolo, carvacrolo, bormeolo, cimene, linalolo, levopinene, acetato di bornile, saporine acide e neutre; tiamina; acido ursolico; acido cafferico; tannini; composti amari e resine.
Esiste anche il serpillo, che f parte della famiglia del tymo e che è molto affine al timo maggiore, che è il più utilizzato in campo farmaceutico. Anche il serpillo è molto diffuso in italia a ha fiori di tipo rasa chiaro e rami serpeggianti da cui deriva il nome.
Si utilizza nella cura della asma, catarro bronchiale, influenza, pertosse, raffreddore, tosse convulsa e in questi casi bisogna prendere tre tazze di infuso al giorno della sommità del fiore dolcificando con miele. Questo svolge azione tonica, antisettica ed espettorante. In alternativa si possono prendere 30 gocce di tintura su una zolletta di zucchero o diluite in un bicchiere di latte caldo. In caso di forte raffreddore, naso chiuso e difficoltà respiratorie aggiungere mezzo bicchiere di olio di oliva e 5-8 gocce di olio essenziale e fare dei massaggi sul petto con l’unguento così preparato.  Per la cattiva digestione, fermentazioni, influenze intestinali, infezioni gastrointestinali e vermi bere una tazza di infuso appena svegli prima della colazione e poi piccole tazze durante tutto il giorno meglio se dopo i pasti principali,questo almeno per tre mesi. Si può anche prendere 30-40 gocce di tintura tre volte al giorno per tre mesi. Per eliminare i vermi utilizzare l’olio essenziale. Per i dolori muscolari e reumatici, ferite, infezioni della pelle, mal di testa, piaghe e ulcere e per una azione cicatrizzante fare lavaggi delle zone doloranti con una tazza di infuso tiepido, mentre in caso di dolori muscolari aggiungere 5-6 gocce di olio essenziale di timo in mezzo bicchiere di olio di mandorle, mescolare bene e utilizzare per fare massaggi e frizioni della zona interessata.
Per le preparazioni: infuso mettere in un litro di acqua bollente 15 gr di sommità fiorite ed essiccate e sminuzzate, lasciare riposare per una 20 di minuti quindi filtrare. La polvere si prepara in un mortaio una quantità di foglie essiccate fino a ottenere una polvere molto fine e poi conservarla in un barattolo ermeticamente chiuso. La dose consigliata è di 1-2 cucchiaini al giorno mescolati a miele o marmellata. Per la tintura lasciare macerare  20-25 gr di sommità fiorite e seccate e sminuzzate in 80-90 gr di alcol a 60°. Trascorsi una 15 di giorni colare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce. La dose consigliata è di 30-40 gocce  assunte due o tre volte al giorno. l’olio essenziale si trova già pronto in erboristeria.


 
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