STITICHEZZA
La stitichezza o stipsi, è un disturbo dell’intestino consistente nella possibilità di un non perfetto svuotamento del tutto o in parte l’intestino stesso. Quindi abbiamo una ridotta frequenza dell’alvo e disturbi addominali imputati a una difficoltosa e insufficiente evacuazione. Per alcuni studiosi una evacuazione normale è di tre volte a settimana come frequenza minima per non considerarsi un problema. La stipsi può essere primitiva o secondaria, nella maggior parte dei casi è primitiva o idiopatica e rappresenta una entità autonoma che in assenza di lesioni organiche o biologiche è ricollegabile alla patologia cosiddetta funzionale. Nella pratica clinica si distingue la stipsi idiopatica cronica semplice e la stipsi idiopatica cronica intrattabile. Possiamo considerare la stipsi una errata propulsione del bolo fecale e i disturbi possono essere ricondotti a una bassa massa fecale (diete incongrue, scarso introito di fibre, alterazioni elettrolitiche) ad affezioni organiche del colon oppure ad alterazioni funzionali intestinali quale la stipsi cronica a lento transito o l’atomia coli. Ricordarsi di prendere meno lassativi possibilmente in quanto più se ne prende e meno funziona l’intestino.
Utilizzare i semi di Lino in misura di tre cucchiai assieme a un liquido prima dei pasti. Fichi e prugne messi a bagno freddo la sera prima e riscaldati alla mattina e mangiati prima della colazione. Se si ha acqua di sorgente basta berne un bicchiere prima della colazione, quindi a digiuno. La Cicoria ha uno spiccato effetto lassativo e una tazza bevuta a digiuno funziona come regolare intestinale.
La ricetta per il salame di Fichi: lavare e tritare mezzo chilo di fichi secchi e impastarli con 5 gr di farina di foglie di Senna. Formare dei salami e avvolgerli in fogli di plastica e conservarli in frigorifero. Ogni mattina, a digiuno prenderne un pezzo grosso come una nocciola, se per bambini, un terzo di questa misura, fino a che non si è stabilizzato il corpo.