La pesca appartiene alla famiglia delle rosacee e la pianta è alta fino a 8 mt con chioma tondeggiante e foglie caduche, lanceolate, finemente seghettate e lungamente acuminate all’apice e ristrette alla base in un corto picciolo. I fiori sono rosa e o solitari o in gruppi di due o tre e sbocciano a marzo. Il frutto è una drupa tondeggiate con la buccia vellutata, una polpa carnosa, e un unico grosso nocciolo mentre la caratterista della polpa e il colore della buccia dipendono dalla varietà. La pianta è originaria della Cina occidentale e del Tibet dove viene coltivato da più di 4000 anni ed è arrivato a noi attraverso la Persia fino a Roma. Numerose sono le varietà e quindi sia la fioritura sia la raccolta dei frutti.
Le proprietà. Il pesco è ampiamente utilizzato a scopo medicinale. Le foglie hanno proprietà amaro-toniche, stomachiche, digestive e purgative facilitando i processi digestivi, stimolando la sudorazione in caso di influenza e di febbre, svolgono anche azione espettorante e bechica nella cura della tosse, pertosse e bronchite. I fiori sono efficaci, lassativi, utili in caso di stitichezza e stipsi ostinata, agiscono come sedativi e calmanti e sono efficaci diuretici e diaforetici, utili in caso di ritenzione idrica ed edemi degli arti inferiori. I frutti sono un ottimo elemento energetico ricco di vitamine, Sali minerali e zuccheri semplici, facilmente elaborabili; sono dei buoni diuretici e depuratori dell’organismo mentre le pectine contenute della polpa regolano le funzioni intestinali in caso di stitichezza. Il succo, per le sue proprietà alcalinizzanti è ottimo in caso di acidità gastrica mentre, per uso esterno, ha proprietà idratanti, emollienti e toniche. I principi attivi sono soprattutto vitamine A B e C, Sali minerali quali potassio, calcio, fosforo, carotenoidi, flavonoidi; zuccheri sostanze pectiche, piccole quantità di amigdalina e di olio essenziale.
Per acidità di stomaco, cattiva digestione, gastriti, stipsi, stitichezza ostinata, ulcera intestinale e per regolare le funzioni gastrointestinali. Per le stomachica e digestiva assumere 4 – 5 tazzine al giorno di infuso di foglie, mentre in caso di ulcera intestinale prendere mezza tazzina al giorno di infuso di fiori o 20-30 gocce di tintura due volte al giorno in un infuso di ortica o di fieno greco. In caso di stitichezza e stipsi assumere, come lassativo, un infuso di foglie 3-4 golte al giorno oppure disciogliere 100 gr di zucchero nell’ infuso di fiori e prendere a cucchiai lo sciroppo così preparato. In caso di forte acidità gastrica e di stitichezza consumare a volontà pesche fresche ben mature e bere 2-3 bicchieri di succo fresco al giorno. Per la bronchite, influenza, febbre, tosse, pertosse e malaria assumere 4-5 tazzine al giorno di infuso di foglie eventualmente dolcificato con miele d’acacia. Questa ha azione espettorante, antipiretica e tossifuga oppure si può prendere 20 gocce di tintura tre volte al giorno diluite in una tazza di infuso di ginepro o di veronica. Edemi, ritenzione idrica e per depurare l’organismo bere nel corso della giornata mezza tazza di infuso di fiori oppure 20-30 gocce di tintura 2-3 volte al giorno con un poco di acqua.
Per ciò che riguarda le preparazioni abbiamo: frutti freschi scegliere frutti ben sodi e se acerbi, lasciarli maturare a temperatura ambiente, mentre per il succo passarli in centrifuga solo la polpa dei frutti freschi. Il succo va bevuto puro e senza aggiunta di zuccheri. Per l’infuso di foglie versare un litro di acqua bollente su due manciate di foglie secche e sminuzzate. Lasciare riposare per 20 minuti e poi colare. Per l’infuso di fiori versare 250 ml di acqua bollente su un cucchiaino da tè di fiori essiccati e sminuzzati e lasciare riposare per 20 minuti quindi colare e utilizzare. Per la tintura mettere a macerare 30 gr di fiori essicati e sminuzzati in 120 ml di alcool a 60° per10 giorni a macerare. Quindi colare e mettere in un botticino di vetro scuro con contagocce.
Attenzione solo che fiori, foglie e nocciolo contengono sostanze che liberano acido cianidrico è pertanto consigliato mai superare le dosi consigliate.