PASSIFLORA
La passiflora è una pianta rampicante originaria dell’america e oggi coltivata in tutto il mondo a scopo medicinale. Possiede un robusto rizoma che si sviluppa per lunghi tratti interrato mentre il fusto rampicante ha un aspetto cespuglioso e raggiunge anche diversi metri di lunghezza. Appartiene alla famiglia delle Passifloracee e il nome scientifico è Passiflora incarnata. Le sue foglie sono trilobate e i fiori sono bianchi e solitari sparpagliati un po dappertutto. Ha proprietà calmanti tanto che nella prima guerra mondiale era usata come sedativo contro l’ansia di guerra. I fiori sono anche chiamati fiori della passione per la sua forma. Svolge anche azione antispasmodica, calmante, leggermente ipnotica e analgesica. Viene utilizzata nelle forme di isterismo, eccitazione nervosa, angoscia irrequietudine, disturbi della menopausa, stati ansiosi, insonnia, cardiopalmo e aritmie cardiache. Serve anche per alleviare spasmi muscolari o spasmi di tipo epilettico, crampi, dolori addominali e asma bronchiale e, infine, possiede proprietà antiinfiammatorie e lenitive nella cura delle emorroidi.
I principi attivi contenuti nel frutto sono acido ascorbico, flavonoidi, acido citrico e malico, amilopectina e olio fissato. Nella pianta in fiore sono contenuti alcaloidi tra i quali harmina, harmolo e passiflorina, un glucoside ciano genico, flavonoidi, tannide di passiflora e maracugina.
Nell’ansia, eccitazione nervosa, isterismi e nevrastenia è consigliato assumere una tazza di passiflora 2-3 volte al giorno e, notevolmente efficace, anche la tintura da prenderne 30 gocce due o tre volte al giorno e 20 gocce prima di coricarsi. Per l’insonnia è consigliato 30 gocce di tintura disciolte in una tazza di camomilla o di tiglio 30 minuti prima di andare a dormire. Dona un sonno ristoratore che non danno i farmaci contro l’insonnia. Cardiopalmo, tachicardia nervosa, attacchi d’asma bronchiale bere con regolarità tre tazze al giorno di infuso e, all’occorrenza, prendere 20-30 gocce di tintura al giorno. Crampi, convulsioni, spasmi muscolari e dolori addominali assumere 40 gocce di tintura e bere una tazza di infuso due volte al giorno. Emorroidi, scottature, irritazioni della pelle, piccole ustioni, foruncoli e pruriti applicare con cura sulle parti interessate compresse e cataplasmi tiepidi preparati con il decotto di passiflora e lasciare agire per 30 minuti.
Per l’infuso portare a bollore un litro di acqua e versare sopra 20 gr di fiori e foglie essiccati e sminuzzati e lasciare in infusione per 20 minuti. Quindi filtrare e assumere come descritto. Per la tintura mettere a macerare 20 gr di fiori freschi di passiflora in 100 ml di alcool a 60° per una decina di giorni. Filtrare il liquido con l’apposita carta filtro e conservare in una bottiglietta con tappo contagocce. La dose consigliata è di 20-40 gocce prima di coricarsi e poi seguire quanto detto per le varie patologie. Per le compresse e i cataplasmi far bollire per 5-10 minuti in una tazza di latte 20-40 gr di fiori di passiflora e quando il liquido è evaporato stendere i fiori sopra una garza e applicarli ancora tiepidi sulle parti interessate.
Si può anche usare nella cura della bellezza come tonico e rinfrescate. In questi casi macerare quattro cucchiai di fiori e foglie di passiflora in 4 cucchiai di alcool etilico per due settimane e poi filtrare. Sciogliere ¼ di cucchiaio di borace in tre cucchiai di amamelide e aggiungere l’alcol precedentemente filtrato. Unire 10 gocce di glicerina e travasare in una bottiglietta con tappo sottovuoto. Agitare prima dell’uso e applicare sul viso come di consueto soprattutto dopo una giornata faticosa.