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ortica

Curarsi con le Erbe
ORTICA

L’ortica è una erbacea perenne dioica che appartiene alla famiglia delle orticacee ed è diffusa ovunque nel mondo il cui nome scientifico è Urtica dioica e Urtica urens. Cresce in terreni ricchi di nitrati o di concimi organici fino a 1800 metri di altitudine.  L’ortica ha radici rizomatose, striscianti, ramificate e fibrose, un fusto eretto fino a 120 cm di altezza con rami radi e foglie ovali lanceolate di colore verde scuro a margini seghettati e fiori giallo verdastri che formano spighe pendenti all’ascella superiore delle foglie.  L’ortica è medicamentosa dalle radici alle foglie e al fiore e possiede numerose proprietà medicamentose . è un astringente, dietetica, diuretica, depurativa, antiinfiammatoria  in particolare per disturbi intestinali, antiforfora e contro la caduta dei capelli , antiemorroidale, emostatica, galattogena e ovviamente, urticante. La principale azione dell’ortica è a livello epatico soprattutto nelle epatopatie, mentre per uso interno è utili in caso di anemia, emorragie, mestruazioni abbondanti, emorroidi, artriti, reumatismi, gotta e malattie cutanee in particolare eczemi, mentre per uso esterno è indicato per gotta, dolori artritici, sciatica, nevralgie, emorroidi, scottature, punture d’insetti ed epistassi.
I costituenti chimici sono flavonoidi, acido silicico, Sali minerali e in particolare Sali di calcio e di potassio, nitrati, oli essenziali, oligoelementi, derivati dell’acido caffeico, vitamine e carotenoidi, mentre le redici hanno fitosteroli, lectine, polisaccaridi, lignani, idrossicumarine e ceramidi. Inoltre abbiamo ferro e vitamine soprattutto A e C , indoli tra cui istamina e serotonina, acido formico e tannini.  Ha grandi quantità di clorofilla e che viene estratta industrialmente per avere il colorante E140 per alimenti e medicine.
Oggi è di comune uso cosmetico e terapeutico oltre che per la manifattura di tessuti quali lenzuola e tovaglie. In medicina viene utilizzata per l’ipertrofia prostatica e come antiinfiammatori dovuta alla presenza di acido caffeinico e la farmacopea la usa come estratto dalle foglie dell’ortica in quanto esercitano l’azione antiinfiammatoria attraverso l’inibizione della sintesi dei leucotrieni ad opera dell’enzima 5-lipossigenasi e all’inibizione delle prostaglandine infiammatorie attraverso la via delle ciclossigenasi. Le foglie hanno dimostrato una attività revulsive mentre per l’ipertrofia prostatica si usano estratti di radice e da uno studio in vitro è emerso che l’estratto acquoso di radice d’ortica è in grado di inibire, con dose opportuna, la capacità di legame SHBG ( Sex Hormone Binding Globulin) ai suoi ricettori presenti a livello del tessuto prostatico. Questo sembra essere più una droga vegetale per l’ipertrofia prostatica e un altro studio ha dimostrato che l’estratto metanolico di radici d’ortica è anche in grado di inibire l’attività dell’enzima aromatasi  a livello della prostata che è l’enzima responsabile della conversione degli androgeni in estrogeni. Per le infezioni del tratto urinario si consiglia l’assunzione di 10-12 gr al giorno di estratto d’ortica. Mentre nei dolori reumatici si consiglia l’uso di tintura di ortica con una diluizione di 1:10 e lo si fa per uso esterno, quindi impacchi sulla zona reumatica.
Per la salute si consiglia: per l’acne e malattie cutanee soprattutto eczemi l’assunzione di 2-3 tazze al giorno di infuso oppure una tazza di decotto al mattino a digiuno. Per uso esterno spalmare un poco di pomata sulla pelle alla sera prima di andare a dormire. Per acidi urici, anemia, colesterolo, diabete, diarrea, enteriti acute, enteriti catarrali, epatopatie, gotta, insufficienza cardiaca, obesità, renella, stanchezza assumere 6-7 cucchiai al giorno di succo d’ortica oppure 2-3 tazze d’infuso al giorno o, in alternativa, 2-4 cucchiai di tintura al giorno o, infine, mettere dell’ortica secca polverizzata nel cibo. Per artriti, emorroidi, sciatica, assumere a piacere, decotto o infuso e utilizzare la pomata da mettere sulla parte dolente. Per distorsioni, punture d’insetti e tendiniti utilizzare impacchi sulla zona interessata oppure spalmare un poco di pomata. Per l’epistassi utilizzare un batuffolo di cotone imbevuto di succo d’ortica.
Per le preparazioni: infuso versare 500 ml di acqua calda sopra 15 gr di ortica essiccata e lasciare in infusione per 15 minuti filtrare e conservare in frigorifero e bere a freddo. Decotto di erba fresca mettere 30 gr di ortica fresca in 500 ml di acqua fredda e far bollire per 10 minuti. Poi bere il decotto. Tintura macerare 20 gr di ortica essiccata in 100 ml di alcol a 25°. Lasciare 5 giorni e poi filtrare. Per il succo ridurre in pasta con un frullatore la pianta completa di ortica e quindi strizzarla con un colino per ottenere il succo. Con 10 kg di erba fresche si ottengo 100 ml di succo. Per gli impacchi si può utilizzare un infuso, un decotto o 15-20 gocce di tintura in 500 ml di acqua calde. Immergere un panno morbido e pulito nell’infuso, strizzare il panno e applicare sulla parte interessata. Per la pomata sciogliere 250 gr di cera d’api sbiancata in un recipiente posto sopra una pentola piena di acqua in ebollizione, quindi versar 30 gr di ortica essiccata e far scaldare per due ore a fuoco bassissimo. Versare la miscela in un filtro di mussola posto sopra una caraffa. Facendo attenzione in quanto la miscela è ancora calda, spremerla attraverso il filtro nella caraffa. Versare il composto, finchè è caldo e liquido, in vasetti di vetro scuro per la conservazione. Infine l’ortica può essere presa in polvere mescolata ad acqua o nel cibo. L’ortica si può anche usare come concime per le piante.
   

 
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