MATE’
Il nome scientifico è Ilex paraguariensis e cresce in centro e sud america. Raggiunge una altezza fino a 20 mt con foglie ovali-lanceolate. Si usano le foglie essiccate o tostate come se fosse un tea. Infatti è detto anche tea paraguaiense. È conosciuto, nei paesi di origine, come Palo Yerba o Kaae i primi coltivatori furono i gesuiti nel tardo 1500. Il sapore è amarognolo dovuto al tannino ed è astringente. Contiene una notevole quantità di caffeina e viene utilizzato come tonificante, cardiotonico e riequilibrante. Svolge anche una stimolazione del sistema nervoso ed era molto usato per la traversata delle Ande, oltre che nella cura delle cefalee e in casi di affaticamento. Vengono essiccate a calore così da preservare il colore verde inibendo gli enzimi contenuti nelle foglie. I principi attivi sono gli alcaloidi quali la caffeina fino al 2% e acido cloro genico con percentuali che vanno dal 10 al 18%, poi acido neoclorogenico, catecolo di teobromina, tannini, olio volatile, alcaloidi purinici, acido criptoclorgenico, flavonoidi quali rutina, isoquercitina, glicosidi, kampferolici, saponine triterpeniche. È anche una buona fonte di vitamina C, molte proteine e Sali minerili quali zinco, potassio, manganese, magnesio, calcio e ferro. Serve anche come cura per l’obesità e i reumatismi. In medicina si usa per curare la depressione oltre, come dicevamo, per gli stati di affaticamento psicofisico. In questi casi sono consigliate da due a tre tazze al giorno di infuso di foglie. Se il gusto risultasse sgradevole al palato aggiungere un po’ di miele di rosmarino o di castagno. Viene usata anche come brucia grassi in quanto è in grado di inibire la lipasi pancreatica e la lipoprotein lipasi che bruciano i grassi e li trasformano in energia. Serve anche a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. Funziona bene anche contro la ritenzione dei liquidi in quanto ha azione diuretica e depurativa. In questi casi si usa al massimo tre tazze di infuso di foglie al giorno dolcificato con miele di tarassaco. Se dovessero insorgere problemi di intolleranza smette subito la cura.
Ha azione antisettica e cicatrizzante oltre che curare le ulcere della pelle, bruciature e favorire i processi di cicatrizzazione. In questi casi fare dei lavaggi, almeno due volte al giorno, utilizzando un infuso di foglie per uso esterno. Sulle zone doloranti applicare impacchi o compresse imbevute dell’ infuso.
È ottimo anche per ridurre l’appetito in quanto contiene sostanze anoressizzanti e quindi è sconsigliato per le persone che hanno disturbi alimentari di tipo anoressico mentre è consigliato per quelli che soffrono di obesità. L’infoso si prepara mettendo in un litro di acqua bollente 20-40 gr di foglie essicate e sminuzzate in un recipiente di terracotta o di porcellana. Lasciarlo in infusione per 15-20 minuti e quindi colare. Berne da due a tre tazze giornaliere. Per l’infuso ad uso esterno sminuzzare 50-60 gr di foglie secche e versarvi sopra un litro di acqua bollente. Lasciare in infusione coperto fino a raffreddamento quindi filtrare e utilizzarlo come sopra descritto lasciarlo sulle parti doloranti per 30-40 minuti.