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Curarsi con le Erbe
MANDARINO

Il mandarino è stato introdotto in europa nel 1828 come varietà botanica e dal 1940 si è diffusa la coltivazione di un ibrido dato dal mandarino e dal arancio amaro che prende il nome di clementina. Il suo nome scientifico è Citrus reticolato o Citrus Nobilis e appartiene alla famiglia delle Rutaceae. La sua altezza va dai due metri fino ai quattro metri e il frutto ha la forma di una piccola sfera leggermente appiattita sopra e sotto. È un frutto ricco di vitamine e di Sali minerali contenendo pigmenti del gruppo degli antociani, acidi organici vari, mucillagini, olio essenziale, vitamine, Sali minerali, pectine e zuccheri. Il contenuto di proteine è 0,9, lipidi 0,3, glicidi 17,6, fibre 1,7, Vitamine A, B, C e PP,  ferro, potassio, calcio, fosforo. Molte sono le varietà tra cui Mandarino King, Mandarino Cleopatra, Mandarino Sutsuma, Mandarino Tangerine, Mandarino Cinese o Kunquat e il Nagami infine il Mandarancio, la Clementina e il Mapo. Il mandarino ha azione antiinfiammatoria e facilita i processi di cicatrizzazione utilizzando un infuso per esterno. Ma funziona bene anche per ascessi, eritemi, eruzioni cutanee, infiammazioni delle mucose della bocca, ferite, foruncoli piccole piaghe e tagli. L’infuso basta applicarlo con degli impacchi nella zona dolorante lasciandolo agire per circa 40 minuti al giorno fino alla completa cicatrizzazione.
Va bene anche per l’ asma bronchiale, bronchite cronica, carenza di vitamina C, catarro, congestione bronchiale e polmonare, enfisema, influenza, raffreddore, tosse. Per l’azione espettorante e antiinfiammatoria vanno assunte tre tazze al giorno di infuso di foglie che va dolcificato con succo di pera oppure, nel caso di azione antispasmodica, assumere delle gocce di tintura di bucce nella dose indicata sulla confezione. Conviene fare anche gargarismi e risciacqui due volte al giorno con l’infuso per uso esterno. Per l’artrite, il cancro alla mammella, mastite, vomito e stimolazione dell’utero assumere tre volte al giorno e lontano dai pasti, un infuso di foglie essiccate oppure tre bicchieri al giorno di succo fresco. Come trattamento esterno utilizzare delle compresse imbevuto di succo fresco per circa cinque minuti, sulle zone interessate. Nel caso che tenda a non passare consultare il medico. Serve anche per disturbi del fegato, della cistifellea, durante lunghi periodi di convalescenza, lombaggine, sciatica e per la stimolazione delle difese immunitarie. Qui è necessario bere due tazze al giorno di infuso oppure prendere 5 – 10 gocce di tintura allungate con acqua.
Funziona molto bene per pelli stanche e secche o irritate dal sole e in questo caso fare un bagno aggiungendo all’acqua delle foglie secche e semi di mandarino immergendosi per una quindicina di minuti. Asciugarsi picchiettando e poi stendere la crema idratante. L’olio di mandarino è depurante per la pelle e drenante oltre a essere utile per combattere la ritenzione idrica. L’olio si prepara con le bucce di mandarino e serve per massaggiare le gambe e riduce la presenza di lipidi togliendo la cellulite. L’olio è molto importante per il metabolismo. Infatti un massaggio su tutto il corpo con l’olio tonifica la pelle e la rende vellutata.
Per preparare il succo fresco basta spremere i mandarini e se lo si sente troppo aspro aggiungere del miele d’acacia o millefiori. L’infuso per uso esterno si prepara con un litro di acqua bollente sopra 30 – 40 gr di foglie secche e sminuzzate lasciandolo in infusione per una quarantina di minuti, quindi colare e e utilizzarlo per lavaggi o applicazioni con compresse. L’infuso per uso interno si fa utilizzando un litro di acqua bollente e 10 gr di foglie secche sminuzzate lasciando riposare per 15 minuti. Quindi filtrare e dolcificare con miele o succo di pera o di mela. Per fare la tintura mettere a macerare  venti grammi di bucce essiccate e  sminuzzate in 100 ml di alcool a 20° e dopo 8 giorni filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce. La dose va da 30 a 50 gocce giornaliere 2 o tre volte al giorno allungate con acqua.

 
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