MALVA
La Malva parviflora cresce in prossimità dei recinti, lungo i viottoli, nei vecchi muri e su mucchi di detriti, ma soltanto nei paraggi di campi coltivati. Volgarmente viene chiamata anche vermetta, nalba, melba e miloghia. La Malva contiene tannini, mucillagini, antociani, Sali minerali, vitamine A B C e B2 E e principi attivi che sono la malvina e la malvidina, oltre a Sali minerali e in particolare Sali di potassio, acido clori genico e acido caffeinico. La Malva grandifoglia si trova di solito nei giardini fioriti e entrambe contengono nelle foglie, nel fusto e nei fiori sostanze mucillaginose e tannino, mentre la Malva parviflora è leggermente strisciante, più legnosa all’inizio del fusto, ha le foglie picciolate e piccoli fiori viola. Esiste anche la Malva selvatica anch’essa importante dal punto di vista terapeutico. La Malva viene utilizzata anche in campo tessile e le sue varietà sono coltivate fin dai tempi antichi. Nel campo tessile vengono utilizzate per produrre tessuti e cordami. Può raggiungere una altezza di 50 cm e fioriscono da maggio fino a settembre. In totale, in Italia, si contano una ventina di varietà di malva. Molte varietà possiedono gli stessi principi attivi quindi possono essere utilizzate in qualsiasi caso.
Possono essere usate per affezioni alle vie respiratorie, bronchiti, catarro persistente, mal di gola, raffreddore e tosse. In questi casi vanno prese tre -quattro tazze al giorno dolcificate con un cucchiaino di miele d’acacia. Mentre in caso di affezioni alle vie respiratorie persistente allora prendere un infuso di 10 gr di fiori, foglie in 120 ml di latte lasciandolo in infusione per una quindicina di minuti. Serve anche per afte, ascessi, gengiviti, infiammazioni alla gola, nevralgie dentarie e stomatiti. Mentre per la colite e le enterocoliti sono consigliate due tazze al giorno di infuso assieme a un cucchiaino di miele di tarassaco. Per ciò che riguarda i dolori vaginali, dolori artritici, foruncoli e gotta applicare dei cataplasmi alle zone interessate preparate con foglie fresche e rinnovare l’applicazione ogni ora. Si può anche usare un pediluvio per i piedi gonfi e sofferenti e per fare ciò mettere in infusione fiori e foglie di Malva nella misura di quattro, sei cucchiaini per tre litri di acqua, fare bollire e aspettare che diventi tiepida. Il decotto si fa mettendo 120 gr di fiori e fogli in due litri di acqua e bollire per circa quindici minuti. Lasciare riposare per una decina di minuti, filtrare e berne un paio di tazze al giorno. l’infuso si fa con trenta, quaranta grammi di fiori e foglie in un litro di acqua bollente e lasciando riposare per una quindicina di minuti, quindi filtrare e bere il liquido tiepido. Il decotto esterno si fa bollire una manciata di foglie in un litro di acqua e farle bollire per 15 minuti. Togliere dal fuoco e lasciare intiepidire e utilizzarla per lavaggi, gargarismi risciacqui e come colluttorio.