EDEMI O TUMEFAZIONI
La tumefazione, in campo medico, è un aumento del volume dei tessuti causato dalla presenza di edema e/o ematoma. Un semplice, ma obbiettivo, criterio diagnostico si basa sulla compressione locale della tumefazione con un dito. Se si forma una fossetta, detta fovea, l’esame ha avuto un effetto positivo e si può parlare di edema patologico. La fovea è più evidente se si è in presenza di una prominenza ossea come il margine inferiore della tibia e del sacro. Se, invece, l’edema è la conseguenza di un trauma o è causato da un accumulo di mucopolisaccaridi (mixedema), tipico dell’ipertiroidismo, i tessuti ritornano subito nella posizione originale. L’edema può essere legato a cause locali quali difficoltà circolatorie sanguigne come le varici delle gambe, infiammazioni cutanee, oppure estendersi a tutto l’organismo. Il Kwashiorkor è una malattia causata dalla poca assunzione di proteine e si manifesta, tra l’altro, come un edema diffuso. Questo da un aspetto rigonfio dell’addome, chiamato ascite, particolarmente evidente nei bambini mal nutriti che popolano i paesi in via di sviluppo.
Per diminuire la tumefazione possiamo fare il seguente preparato: macerare per una notte in acqua fredda due cucchiai di radice di Ononide; il giorno dopo riscaldare leggermente e filtrare. Berne metà prima di colazione e metà dopo colazione.
Una altra possibilità per far regredire l’edema e/o a tumefazione è costituita dalla corteccia di Sambuco. Mettere a macerare, in una tazza da dessert, un cucchiaino di corteccia di Sambuco ( non eccedere in quanto possono provocare diarrea e vomito e quindi è meglio scarseggiare nel quantitativo) in acqua fredda per una notte. Alla mattina filtrare e diluire con un poco d’acqua e scaldarla lievemente e berne mezza tazza dopo ogni pasto.