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coda cavallina

Curarsi con le Erbe
CODA CAVALLINA

Il suo nome scientifico è equisetum arvense ed è una pianta officinale conosciuta fin dall’antichità. Possiede molto nomi volgari quali Equiseto, Erba rugna, Rasparela, Coa ad cavai. Cresce ai bordi dei campi coltivati , lungo i fossi, nelle scarpate e sui terrapieni delle ferrovie. All’inizio della primavera spuntano, da un ceppo largo, i fusti bruni fecondi e soporiferi. Con l’avvanzare della stagione diventano verdi e raggiungono una altezza di circa 40 cm e rassomigliano a dei piccoli abeti  di forma regolare. All’inizio dell’estate si raccolgono i fusti e vengono utilizzati in erboristeria e in cucina. A seconda del terreno dove cresce possiede dal 4 al 16% di silice che è un ottimo curativo specie per le ossa. La famiglia delle Equisteaceae comprende un solo genere ma 35 specie diverse di cui 15 diffuse in europa. Le più note sono l’Equiseto averse, l’equiseto palustre, l’equiseto silvestre, l’equiseto maggiore e l’equiseto pratense. Quella utilizzata è l’equiseto averse mentre le altre normalmente sono tossiche. Vanno raccolte nei campi non concimati chimicamente e risultano essere più sottili se raccolte in campi non concimati. È conosciuta per le sue proprietà emostatiche e per i successi dimostrati nelle malattie renali e delle vie urinarie. Ma va molto bene anche per le gengiviti, le infiammazioni delle mucose della bocca, tonsillite, acne, herpes labiale, infiammazioni della pelle. Ha proprietà rimineralizzanti e quindi è ottima per chi ha le unghie fragili e problemi alle ossa. L’uso della tisana è ottimo anche per problemi nervosi.  Secondo Kunzle le persone di una certa età dovrebbero bere una tisana al giorno di coda cavallina per togliere i dolori della gotta, i reumatismi e le nevralgie.
Contro la renella e i calcoli renali è consigliato un semicupio di coda cavallina accompagnata da una calda tisana di quest’erba trattenendo l’urina per poi farla scorrere sotto pressione una volta che la vescia è piena. Talvolta le donne, dopo aver partorito, presentano difetti di vista in quanto le reni vengono sforzate. In questi casi semicuoi e tisane di coda cavallina favoriscono la circolazione sanguigna riportando la vista a livelli naturali. La ricerca scientifica ha evidenziato che è ottimo contro il cancro in quanto, in queste patologie, si hanno dei forti squilibri minerali con perdite di silicio, magnesio, calcio, ferro e, dato che la coda cavallina è ricca di questi elementi, un suo uso quotidiano nell’insalata e come tisane, porta a notevoli benefici. L’equiseto è ottimo anche per la caduta dei capelli rinforzando il cuoio capelluto. Agisce molto bene contro la bronchite cronica, contro la tubercolosi e contro le malattie polmonari.  Nella preparazione di un infuso si usa un cucchiaio di coda cavallina per un litro di acqua. I semicupi si preparano come al solito mentre per la tintura si mette 10 gr di coda cavallina in 50 gr di autentica acquavite di grano. La si lascia al sole per 15 giorni scuotendola ogni giorno. il cataplasma si fa tagliando fine fine la coda cavallina finchè non si ottiene una pasta.


 
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