Cirosi epatica - psicologia e organizzazione aziendale

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Cirosi epatica

Curarsi con le Erbe
CIRROSI EPATICA E MALATTIE EPATICHE

 La cirrosi epatica non è solo dovuta all’alcolismo ma rappresenta l’evoluzione di molte malattie croniche del fegato tra cui l’epatite b e l’epatite C. Dal punto di vista della struttura anatomica la cirrosi è caratterizzata dalla trasformazione del fegato in noduli frammisti a tessuto cicatriziale. I noduli si formano a seguito della rigenerazione a seguito della ricambio cellulare e, trovando tessuto fibroso danno luogo a un tessuto non omogeneo.  L’architettura del fegato è così alterata e la sua consistenza è aumentata, dura e ben diversa da quella del fegato normale. I noduli non riescono a far funzionare bene come i lobuli del fegato normale e i rami della vena porta, come gli altri vasi, sono costretti, ristretti e deformati fra i noduli e le cicatrici e quindi la funzionalità è compromessa e la pressione della vena porta, non potendo più scaricarsi agevolmente attraverso il fegato, aumenta cercando di defluire per altre strade che molto spesso danno origine, fra l’altro, a quei circoli collaterali che conosciamo come varici esofagee e gastriche. Fortunatamente i pazienti affetti da cirrosi epatica possono rimanere per tutta la vita o per anni senza alcun sintomo e solo quando la capacità del fegato è troppo compromessa o il flusso sanguigno è rallentato allora compaiono i sintomi. L’ipertensione portale, come la splenomegalia, le varici, gli edemi e l’ascite sia affiancano, nei casi più avanzati all’ittero e all’encefalopatia.
Nella cura naturale una tazza di tisana sbollentata di Erba Strega bevuta rispettivamente a digiuno  alla mattina e alla sera mezza ora prima di cena, giova contro la cirrosi epatica sia contro le malattie epatiche. In questo modo si allontana di colpo il senso di mancanza d’aria caratteristico di entrambi le affezioni. Per un quarto di litro di acqua si prende un cucchiaio a raso di erbe. Di giorno è utili applicare dei cataplasmi, nella zona del fegato, di erbe svedesi nonché dei cataplasmi di Coda Cavallina al vapore. Tutti i cataplasmi vanno coperti con qualche panno pesante per evitare che si raffreddino.   

 
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