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assenzio

Curarsi con le Erbe
ASSENZIO

L’assenzio maggiore, il cui nome scientifico è Artemisia Absinthium, è una piccola pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae. È una pianta medicinale, specie nel suo distillato, da cui si ricava il distillato di assenzio, aromatico e molto amaro che si beve diluito e/o zuccherato. È la base aromatica di preparazione del vermut. Sembra che la parola Artemisia derivi dal re di Caria, ma potrebbe derivare anche dalla dea della caccia Artemide, oppure dalla parola greca artems che vuol dire sano, alludendo alle proprietà di questo arbusto.  È una pianta perenne la cui altezza può arrivare fino a 120 cm ed è una carmefita fruticosa ( ch frut) ossia una pianta legnosa alla base con gemme svernanti poste a una altezza dal suolo che va dai 2 ai 30 cm e con aspetto arbustivo. Sono decidue i quanto le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose. Queste piante sono prive di lattice ma contengono oli eterei lattoni sesquiterpenici. La parte sotterranea è un rizoma carnoso dal quale dipartono fusti sterili e fioriferi, mentre le parti aeree sono dei fusti semilegnosi rigide e ramificanti leggermente nella parte superiore e quasi per nulla nella parte inferiore. I fusti sono di colore grigio-verde e hanno peli appressati e la superficie scanalata. Le foglie sono picciolate  alla base, mentre, nella parte superiore sono più piccole sempre di forma di lacinia  arrotondata. L’infiorescenza è di tipo a pannocchia, disposti unilateralmente di color oro composti solamente di fiori tubulari. La struttura è quella tipica delle Asteraceae. Le proprietà medicamentose di questa pianta sono: cardiotonica, analettica, tonica rafforzante l’organismo in generale, digestiva, antiinfiammatoria, antielmintica cioè eliminate numerosi vermi o elminti parassiti, antisettica, stomachica cioè favorisce la digestione, febbrifuga, emmonagoga cioè regola il flusso mestruale.  È la base essenziale del liquore che prende il nome di Assenzio. Il consumo smodato di Assenzio può dare degli effetti collaterali non gradevoli, come avviene nella maggior parte delle piante che contengono i principi attivi. Questa pianta si trova in tutte le aree montane o a ridosso dei rilievi. Cresce anche i vicinanza dei centri abitati.
Se ne consigli al’uso con cautela ed è meglio non usarla durante l’allattamento, quando si ha l’ulcera peptica gastro-duodenale e quando si hanno delle infezioni ginecologiche.


 
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