ARTROSI, ARTRITE, ARTROSI DELL’ANCA
Qui tratteremo solo le artriti de formative, infiammatorie e deformanti. Sono, normalmente, dei depositi di acido urico in eccesso probabilmente causata da un non perfetto funzionamento delle reni, oppure da un metabolismo ridotto. Si può guarire in un paio di anni con l’uso di tisane a base di coda cavallina sbollentata e lasciata in infusione per un paio di minuti e va cosumata una mezzora prima di cena. Durante il giorno è meglio bere delle tisane a base di ortica in numero di quattro. La tisana si prepara sbollentando le ortiche per un paio di minuti e lascarle riposare un poco, indi filtrare e bere la tisana. Si può anche aggiungere, alla tisana, un paio di cucchiaini di erbe svedesi ( la ricetta è della del dott. Samst rettore della facoltà di medicina svedese. Si può comperare già pronta oppure farla e troverete la ricetta nei capitoli dedicati alle erbe). Questo composto va bevuto prima e dopo i pasti.
Dove si presentino anche dolori dovuti all’accumulo di acido urico nelle giunzioni bisogna fare degli impacchi con erba svedese ungendo prima la parte con strutto di maiale oppure con crema di calendula. Una volta che si toglie l’impacco spolverare la parte con talco per togliere il prurito. Si può anche passare, dopo gli impacchi, delle foglie di Cavolo o di Verza scaldate con vaporiera oppure con ferro da stiro e applicate sulla parte dolente e coperta con un panno.
Sono utili anche frizioni, alle articolazioni infiammate, con essenza di consolida superiore oppure cataplasmi di Coda cavallina. Oltre alla verza o al cavolo si può usare anche foglie di Panace ( che può essere utilizzata come sostituto del sedano nelle zuppe e nei soffritti e prendono il nome anche di Spondilio, Erba Bona, Bragosse, Onglo) che ha proprietà sedative del sistema nervoso , possono essere stimolanti (dipende dal quantitativo), aperitive e digestive ( Cadute in disuso nella medicina contemporanea, si ritiene che contengono eracleina che sarebbe la responsabile della sedazione del sistema nervoso. Sono note anche le proprietà digestive della pianta e della iperattività delle ghiandole sebacee). Per uso esterno si possono appiattire con un mattarello e poi applicare sulla parte dolorante tutta la notte avvolta in una pezza di lino. Questa tecnica ripeterla per qualche notte finché non scompare il dolore.
Infine si può utilizzare un semicupio di coda cavallina una volta al mese. Basta mettere 100 gr di quest’erba in acqua fredda per dodici ore, riscaldare quindi l’acqua così ottenuta e immergervisi per circa 20 minuti. L’acqua del bagno così fatto può essere conservata e riutilizzata per un paio di volte.