APARINE
Ne esistono diverse specie, quella che prende il nome di Aparine o gallium aparine, si trova un po ovunque e normalmente viene tolta con diserbanti dai contadini. Viene anche chiamata attaccamani e appartiene alla famiglia delle Rubiaceae ed è un arbusto sempreverde che può raggiungere l’altezza da 60 a 160 cm e può vivere fino a 2500 metri di altitudine. Se si decide di coltivarla questa non richiede particolari cure, bisogna solo tenerla sotto controllo in quanto si diffonde facilmente. La pianta ha uno stelo lungo e sottile di fora quadrata con delle piccole spine e diffonde i propri semi attaccandosi ai vestiti o ai peli degli animali. Il nome gallium deriva dal greco gala che significa latte e si pensa che abbia la capacità di cagliare il latte e quindi utile per la produzione del formaggio. L’intera pianta viene tagliata e utilizzata in erboristeria. Se utilizziamo i semi questi possono essere tostati e utilizzati come surrogato del caffè e per la preparazione di un tè rinfrescante dalle forti proprietà toniche. Ha anche forti proprietà nutritive e in Cina è da sempre molto utilizzata nelle diete atte a perdere peso. Dalle radici si estrae un colorante ma è più utilizzato come caglio per la produzione di formaggi. Le sostante contenute nell aparine sono principalmente, la vitamina C sotto forma di acido citrico,e presente in grande quantità, l’asperuloside che produce la cumarina e da alla piante il profumo di fieno appena tagliato oltre ai tannini e glucosidi. Il Gallium Aparine serve come depurativo del corpo promuovendo un maggior flusso di urina aiutando i reni e la vescica a liberarsi delle tossine. Tende anche a rimuovere le infezioni dal tratto urinario, come la cistite, e a alleviare i disturbi della prostata. È considerato diaforetico aiutando la sudorazione e quindi a mantenere l’omeostasi d’estate ed elimando i rifiuti attraverso la pelle. Guarisce anche da eczemi, psoriasi, ulcere, ferite minori e infiammazione della pelle. Il Gallio (gallium vero) volgarmente chiamato Caglio, Erba Zolfina, Reseghetta, Ingrassabue, Erba nocca, Prsuola, Gallinella, Yellow Bedstraw, Kaltematara, Gulmara, è spesso presente nelle zone montane e fa parte anch’essa delle Rubiaceae ed è una famiglia abbastanza numerosa composta da 550 generi per un totale di 9000 specie. Si orna di un fiore giallo con profumo di miele e si raccoglie nel mese di luglio. I costituenti principali sono galisonolina (glicoside antrachinone), asperuloside, tannini, aucubina, flavonoidi. Ha proprietà tintorie ricavando il giallo dai fiori che si usa come colorante alimentare, mentre dalle radici si ricava il colore rosso per tingere i tessuti. Viene anche usata, come già il Gallium aparine, come caglio per il latte e ha proprietà molto simili per la cura delle ulcere, della psoriasi e delle infezioni alle vie urinarie.
Il Caglio Bianco o Gallium Album è una pianta perenne dai fiori piccoli e bianchi dal profumo leggermente mieloso e amarognolo, ed è presenta nei terrapieni e lungo i sentieri. Ha gli stessi costituenti dei precedenti Galli e cambiano solo le proporzioni. L’azione curativa è simile alle precedenti ma non è in grado di produrre il colore giallo alimentare.
Tutte queste piante sono un ottimo depurativo, anche, per il fegato, pancreas , e, come dicevamo, reni e uretra. Cura anche disfunzioni delle ghiandole linfatiche e agisce contro la clorosi, l’idropisia e le fitte al fianco. Secondo la medicina Ayurvedica, cura anche l’epilessia, il Ballo di San Vito, isteria, le malattie nervose, la ritenzione idrica, e i disturbi dovuti alla renella o calcolosi. Anticamente era anche usato per i disturbi all’utero.
Le modalità di preparazione della tisana sono di un cucchiaio ogni quarto d’acqua bollente, lasciarla riposare per qualche minuto, filtrare e bere. Per il succo prendere il prodotto fresco e metterlo in una centrifuga e poi consumarlo. Mentre per la pomata amalgamare il succo fresco con burro a temperatura ambiente e quindi conservare in frigorifero.