Agrimonia - psicologia e organizzazione aziendale

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Agrimonia

Curarsi con le Erbe
AGRIMONIA

L’agrimonia è una pianta della famiglia delle Rosaceae, chiamata anche Eupatoria, Acrimonia, Erba vettonica, Grimonia e Arimonia. Cresce in aree soleggiate e aride, lungo i sentieri e le foreste, lungo i cigli dei campi, sulle scarpate e sulle colline, sui pendii, nelle radure dei boschi e in vicinanza dei ruderi. I piccoli fiori gialli formano, come nel Verbasco, una lunga spiga. Tutta la pianta è morbidamente vellutata: le grandi foglie raggiungono i 10 cm e sono dentellate. La pianta si alza fino a 80 cm e la si coglie durante la sua fioritura nel periodo che va da giugno ad agosto. La storia medicinale di questa pianta è assai antica, infatti la conoscevano già gli egizi e possiede un notevole effetto curativo in tutte le infiammazioni della gola, della bocca e della faringe. Da tenere in  considerazione nell’angina, mal di gola e infiammazioni del cavo orale e, per chi è costretto a parlare o a cantare, converrebbe fare dei gargarismi giornalieri di tisana di Agrimonia. Possiede anche forti proprietà depurative ed è utile per la salute del fegato. Le foglie agiscono contro le anemie, e le piaghe nonché contro i reumatismi, la lombaggine, le indigestioni, la cirrosi e le malattie della milza. La sommità fiorite dell’Agrimonia contengono triterpeni (acido orsolinico), tannini, fitosteroli, olio essenziale, flavonoidi (apigenina, luteolina, quercitina), acidi ( citrico, malico, nicotinico, ascobico) , vitaminine ( C,K e B1), glucoside amaro (eupatoria) che conferiscono alla piante le proprietà su indicate. La pianta è in grado di ridurre la glicemia nei soggetti affetti da diabete alimentare lieve, anche se non ha azione insulino-simile e quindi di ridurre la glicemia nelle patologie diabetiche. La presenza di triterpeni   e tannini, giustificano l’uso esterno, come rimedio antiinfiammatorio e cicatrizzante in caso di lesioni cutanee, piaghe, ferite, abrasioni screpolature e come antisettico ed analgesico in svariate dermopatie nella quale si manifesta anche una azione antipruriginosa e antistaminica dovuta alla presenza di acido orsolinico, con attività simile al cortisone. Ha proprietà astringete, come dicevamo e decongestionante anche sui tessuti e, in caso di infiammazioni agli occhi, come la congiuntivite, tonsilliti, faringite e rinofaringite. Il Dr. Schierbaum dice che una tazza di tisana tre volte al giorno ingerita per un certo periodo guarisce la dilatazione del cuore, dello stomaco, dell’intestino e del polmone, nonché le malattie renali e delle vie urinarie.
Contro le vene varicose e le ulcere degli arti inferiori è consigliata una pomata di Agrimonia e che viene usata come quella di Calendula. Mentre, per le malattie del fegato, è consigliato l’uso di una tisana costituita da un miscuglio di 100 gr di Agrimonia, 100 gr di Aparine e 100 gr di Asperula. Vanno sorseggiate tre tazze al giorno di tisana fatta con il composto su descritto. Si può anche usare solo la tisana di Agrimonia. Per ciò che riguarda la pomata bisogna amalgamare due manciate abbondanti di foglie, fiori e steli  di Agrimonia tritati finemente con 200 gr di strutto di maiale.


 
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