ACHILLEA
L’achillea ( Achillea Millefolium) è una pianta della famiglia delle Asteraceae e, oltre alle proprietà ben note di cicatrizzazione, possiede anche proprietà emostatiche ed è utile negli spasmi muscolari. È una pianta erbacea perenne, ha radici a rizoma e possiede un fusto villoso, semplice o ramificato, foglioso che può raggiungere gli 8° cm di altezza. Le foglie pelose hanno un contorno lanceolato e lineare e hanno una disposizione alterna e presentano un aroma lievemente canforato, quelle basali hanno un picciolo mentre le foglie cauline sono sessili. I fiori sono bianchi, rosa o acheni biancastri. Ha un sapore agro, amaro e raccolti in corimbi capolini densi più o meno ampi. I frutti sono acheni. Cresce nelle praterie, ai margini dei viottoli e delle ferrovie fino a 2500 mt di altezza.
È ottima contro molte malattie specie quelli femminili quali le mestruazioni irregolari o nelle donne più anziane, nella menopausa riducendo le problematiche dovute al climaterio. È utile cogliere i fiori in pieno sole per far si che l’olio etereo sia al massimo e quindi anche il potere terapeutico. Prendere un cucchiaio di fiori di achillea e metterle nell’acqua bollente. Lasciare in infusione per circa dieci minuti, filtrare il contenuto e berne due tazze al giorno lontano dai pasti. L’infuso e il decotto sono ottimi contro ragadi, emorroidi, ulcerazioni e diarrea. Se si usa la tintura di Achillea mettere 40 gocce in mezzo bicchiere d’acqua da bere due volte al giorno lontano dai pasti. Per uso esterno si usa per fare impacchi di bellezza. Preparare l’infuso e lasciarlo riposare per 10 minuti in mezzo litro di acqua bollente. Fare poi impacchi, con pezze di cotone, che vengono posti sul viso per eliminare i punti neri e combattere l’eccesso sebaceo della pelle. È sconsigliato a chi fa uso di farmaci anticoagulanti e a chi presenta sensibilità verso le piante della famiglia delle Astaraceae. Per le infiammazioni alle ovaie spesso basta un semicupio per togliere i dolori così vale anche per enuresi notturna dove bastano pochi bagni con questa pianta per risolvere il problema. Se sono accompagnate da perdite bianche, accompagnare i bagni con due tazze di achillea al giorno. per il prolasso uterino si fanno dei bagni di achillea per un certo periodo sorseggiando contemporaneamente quattro tazze di tisana di Achillemilla e massaggiando l’addome con tintura di Borsa del Pastore dalla vagina a salire. Con i semicupi giornalieri si possono fa scomparire anche i Miomi dell’utero eseguendo contemporaneamente, da parte del medico, un monitoraggio continuo. Due tazze di questa tisana al giorno fanno ritornare le mestruazioni o regolarizzarle, nei soggetti giovani. In menopausa, la somministrazione di due tazze di achillea al giorno toglie l’irrequietezza, così come nelle nevriti degli arti inferiori e superiori sono particolarmente efficaci i bagni con l’additivo achillea. Il Dr. Med. Lutze consiglia anche la tisana di Achillea in caso di persistenti mal di testa dovuti alla pressione arteriosa, nonché vertigini, nausee, malattie degli occhi con lacrimazione, dolori pungenti dell’occhio e sangue dal naso. L’achillea può essere usata anche come depurativo sanguigno e quindi risulta un ottimo rimedio contro molte malattie. Influisce anche sul midollo osseo e sulla formazione del sangue, quindi giova alla necrosi ossea. Serve anche contro le emorragie allo stomaco, le emorroidi estremamente sanguinante oppure contro il cancro polmonare. Le radici di Calamo vanno masticate durante tutta la giornata mentre della tisana di Achillea se ne beve una o due tazze al giorno. è un ottimo stimolatore della attività renale, toglie l’inappetenza, la flatulenza, gli spasmi allo stomaco, i disturbi epatici e aumenta l’attività delle ghiandole intestinali e regolarizza l’evacuazione. Dato che giova ai disturbi circolatori è consigliata anche negli spasmi dei vasi sanguigni e nella angina pectoris. I bagni fanno bene anche ai pruriti vaginali.
Consigli per la preparazione. Per la tisana ¼ di litro di acqua bollente e un cucchiaio colmo di Achillea. Lasciare riposare per dieci minuti, filtrare e poi assumerla secondo le dosi indicate. Per la tintura riempire una bottiglia a collo largo con i fiori di Achillea senza comprimerli, versarvi sopra della acquavite di frumento o di frutta a 38° e lasciare riposare per 15 giorni al sole o vicino a una fonte di calore. Per la pomata utilizzare 90 gr di burro non salato o di strutto di maiale, aggiungere 15 gr di fiori di achillea tritati e 15 gr di foglie di lampone tritate. Scaldate lievemente girando e togliere dal fornello. Il giorno seguente riscaldate fino a fondere di nuovo il composto e filtrare con un panno di lino pulito travasandolo in contenitori di vetro. Conservarlo in frigorifero. Mentre per i semicupi macerare per una notte 100 gr di Achillea in acqua fredda e il giorno seguente scaldare e aggiungerlo alla vasca dove si fa il semicupio.