Acetosella - psicologia e organizzazione aziendale

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Acetosella

Curarsi con le Erbe
ACETOSELLA

L’acetosella il cui nome scientifico è Oxalis Acetosella, è una piccola pianta dalle caratteristiche foglie basali e infiorescenza di colore rosa tenue, giallo, fucsia o bianco il cui nome deriva  dalla grande quantità di acido ossalico contenuto nelle foglie. Nel medioevo era utilizzata nelle insalate. Volgarmente viene chiamata Agretta, Lambrusca, Melagra, Juliola, Salicchia, Pentecoste. La si trova in tutti i boschi montani e submontani oltre che nelle zone umide. La si può trovare anche nei boschi di conifere e forma un tappeto verde con i caratteristici fiori di vari colori ma in prevalenza bianchi.  Non sempre è facile da riconoscere in quanto può essere confusa con il trifoglio. Andrebbe sempre usata fresca appena raccolta, anche se per le tisane va essiccata. Le sue proprietà sono molteplici, è ottima in cucina. Questa arbusto ha una notevole quantità di acido ossalico, vitamina C e mucillagini presenti soprattutto nelle sue foglie. Possiede importanti proprietà diuretiche e depurative che lo rendono un utile alleato per i problemi a carico dell’apparato digerente. Per uso esterno è ottimo per le eruzioni cutanee e per le pelli arrossate ed infiammate, è utile per trattare piccole lesioni del cavo orale ed è un ottimo decongestionante, astringente e antiinfiammatorio. Si consiglia di utilizzarla in piccole dosi dovuto al suo alto contenuto di acido ossalico ed è controindicato per chi ha problematiche renali, disturbi gastrici, intestinali ed apatici. Utilizzata, invece, come tisana è ottima per l’acidità dello stomaco, i leggeri disturbi del fegato e della digestione, oltre che per l’itterizia, la nefrite, gli sfoghi della pelle e i vermi. Se premuta fresca può risolvere problemi di inizio cancro allo stomaco e contro le ulcere.
Si può utilizzare le foglie in insalata oppure cotte nelle minestre e nelle zuppe. Dal succo si può ricavare una bevanda dissetante simile alla limonata, mentre le radici possono essere cucinate come asparagi.
Contro il Parkinson utilizzare il succo da tre a cinque gocce ogni ora e vanno ingerite con una tisana di Achillea e applicata anche esternamente come frizione della spina dorsale. Fare molta attenzione quando si tratta di utilizzo per ulcere.


 
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